…il nostro nemico invisibile
Il coraggio per affrontare la paura, accettare la delusione e accogliere il dolore lo troviamo dentro di noi…
Christiane
L’ansia, più che un disturbo è un sistema di allarme, infatti è uno dei metodi che il corpo e la mente utilizzano come meccanismo di difesa per avvisarci che dobbiamo apportare dei cambiamenti nel nostro quotidiano.
Questo stato emotivo, che non dipende da un unica radice, ha tra le cause più frequenti uno stress protratto nel tempo, dovuto sopratutto al non ascoltare le proprie necessità personali.
Per ciò, se viviamo la vita inserendo il pilota automatico e non creiamo il presente che desideriamo, ci ritroveremo incastrati in un circuito insoddisfacente.
Difatti, l’origine delle problematiche anche se derivato da matrici differenti, lavoro, vita di coppia, rapporti familiari, figli, etc. è sempre il risultato di un scarso appagamento personale che ci rende eccessivamente critici e severi verso noi stessi fino a divenire perfino inclementi e punitivi.
Di conseguenza, dover fare sacrifici o adempiere a degli obblighi, non rappresenta un problema se non assumiamo questo modo di agire in modo permanente.
L’ansietà è un sottile rivolo di paura che si insinua nella mente. Se incoraggiata, scava un canale nel quale tutti gli altri pensieri vengono attirati.
Robert Albert Bloch
Un altra circostanza che accentua inevitabilmente la reazione ansiosa sono le preoccupazioni…
Questi timori in realtà, se vengono indirizzati verso stimoli esistenti, assolvono la loro naturale funzione di adattamento, è solo quando diventano patologici che interferiscono sulle nostre capacità di prestazione.
E questa irrequietezza, non presentando quasi mai una causa riconoscibile, ci procura uno stato d’incertezza dove mettiamo in dubbio il nostro valore personale oltre alle nostre capacità.
In prevalenza, questa sensazione di insicurezza, impotenza e vulnerabilità che confluisce nella paura di agire , di sbagliare, di non essere all’altezza, risulta quasi sempre abbinata ai nostri conflitti irrisolti.
Inoltre, non solo ci allarmiamo preoccupandoci per un futuro incerto, ma inevitabilmente ci rivolgiamo anche al passato domandandoci…
come sarebbe stato diverso se avessimo… fatto… detto… avuto…
Senza purtroppo renderci conto che continuando a concentrarci su queste apprensioni non facciamo altro che aumentarle.
Di conseguenza, nell’accorgerci che stanno diventando croniche e ripetitive dobbiamo fermarci, chiedere aiuto e intraprendere un percorso di crescita personale.
Perché solo comprendendo cosa abbiamo bisogno… potremmo individuare le differenze tra il nostro io ideale e il nostro io reale.
Quindi se vogliamo liberarci da questo nemico invisibile e iniziare una nuova vita, dobbiamo migliorare la nostra conoscenza emotiva, coltivare i nostri valori e soddisfare i nostri desideri più profondi.
Teniamo conto che se non apporteremo i giusti e necessari cambiamenti, l’ansia potrà forse bloccarsi temporaneamente ma, le sue problematiche continueranno ad esistere.
Quindi un’efficace procedere si dovrà concentrare sulla creazione di un nuovo e migliore progetto di vita dove renderci conto di avere in noi quello che stiamo cercando...
Se vuoi essere felice, definisci un obiettivo che guidi i tuoi pensieri, liberi la tua energia e ispiri le tue speranze
Andrew Carnagie
PS: L’ansia è uno stato interno su cui è possibile intervenire facilmente e tramite il coaching prevenire molte difficoltà future…
Clicca sul link per ulteriori informazioni
ZEN…l’arte di vivere
L’ansia è una fedele compagna della nostra vita. Può essere grande e molto invasiva o sottile e strisciante ma è in qualche modo molto difficile che non ci sia. Il terreno fertile per l’ansia è il pensiero dualistico, quello che contrappone me all’altro da me, ciò che desidero a ciò che c’è, la mia percezione di me all’immagine che mi ritorna dalle reazioni altrui ai miei comportamenti. Questo è il nostro normale modo di vedere. Fortunatamente non è il solo possibile. Per esempio possiamo provare ad essere presenti istante per istante a ciò che stiamo sperimentando dentro e fuori di noi senza che la nostra attenzione si blocchi su qualcosa, lasciandola scorrere tra tutto ciò che percepiamo: ciò che ci giunge attraverso i nostri 5 sensi e tutto ciò che scorre nella nostra mente. Ma senza bloccare l’attenzione su nulla in particolare, qualunque cosa sia. In questo modo semplicemente fluiremo con la realtà delle nostre percezioni e semplicemente non ci sarà posto per quel nostro abituale confrontare che ci provoca tanti problemi.
Buon tutto
Antonio – Zen