…il nostro medico interiore.
La luce del mondo si accende dentro di voi quando digiunate e purificate voi stessi.
Mahatma Gandhi
Presso le civiltà antiche e in numerose religioni questa terapia, assumendo un ruolo di penitenza e di purificazione, veniva considerata la porta d’ingresso principale verso il mondo spirituale; infatti, oltre a contribuire a rafforzare il carattere e il controllo della propria volontà , esaltava le facoltà intellettuali e mistiche.
Ad esempio le scritture sullo Yoga spiegano che un digiuno adeguato può determinare l’unione di corpo, mente e spirito, la triplice entità che costituisce la totalità dell’essere umano, favorendo così la capacità di raggiungere un livello più alto di coscienza.
Sul piano sottile il digiuno libera dalle impurità il canale centrale dove scorre il Prana, che a sua volta alimenta i Chakra e si ripercuote positivamente su tutti i livelli che costituiscono una persona.
Anche l’Ayurveda sostiene che il digiuno è la suprema medicina ed è la migliore modalità di trattamento che un medico dovrebbe adottare.
Nella nostra cultura invece questa profonda valenza simbolica viene più associata all’idea di soffrire la fame ma in realtà usata con criterio può rappresentare un modo semplice ed economico per migliorare la nostra salute.
Il digiuno rappresenta quindi un modo di uscire dalle abitudini quotidiane del continuo ed eccessivo consumo di cibo che progressivamente danneggia il nostro corpo.
La scienza infatti ha dimostrato che il digiuno terapeutico, a differenza di quello crudelmente forzato da ragioni economiche e ambientali, è una pratica che, offrendo un momento di pausa al nostro fisico continuamente indaffarato dai processi digestivi che assorbono il 30% della nostra energia corporea, procura al nostro corpo svariati vantaggi e benefici.
Invero, quando ci ammaliamo, il nostro organismo reagisce rifiutando il cibo proprio per rendere disponibile quella porzione di energia.
Di fatto molti popoli ancora oggi riescono a sopravvivere a gravi carestie grazie alla nostra capacità innata di utilizzare le riserve energetiche che accumuliamo nell’organismo.
In natura tutti gli esseri alternano periodi con e senza nutrimento. Le nostre riserve ce lo consentono senza problemi.
I pesci e gli uccelli migratori possono percorrere migliaia di chilometri senza mangiare e nei mammiferi l’intensa attività che accompagna il periodo degli amori, coincide con una drastica riduzione del loro desiderio di nutrirsi.
Tutti gli animali selvatici e domestici se feriti o ammalati cercano un rifugio dove riposare e digiunare e anche i bambini conservano questa tendenza radicata rifiutando istintivamente di nutrirsi in caso di malattia.
Il digiuno è quindi la condizione naturale per guarire…
Seguire il digiuno come pratica frequente aiuta a disintossicarsi e a sfiammarsi e questo si traduce in un miglior funzionamento dell’organismo e del metabolismo.
Nell’attuale scenario globale siamo costantemente esposti a numerose sostanze tossiche attraverso l’acqua, l’aria, il cibo e i farmaci e ciò promuove l’accumulo di tossine nel corpo e l’insufficienza, per mantenersi in salute, da parte del naturale processo di eliminazione e pulizia.
Quando per qualche motivo ci sentiamo indisposti, abbiamo meno appetito perché il nostro sistema si deve concentrare su necessità diverse rispetto al processo digestivo che lo impegna sempre in maniera considerevole.
Quando il corpo viene esentato dal suo sforzo quotidiano, si può impegnare in quelli che sono i suoi compiti di auto-pulizia.
Riuscendo ad elaborare le tossine (ama) accumulate e a ripulirsi dagli scarti attraverso i suoi organi emuntori senza accumularne ulteriori, può dedicarsi meglio alla sua purificazione.
Pulendo l’intestino migliora anche l’assorbimento delle risorse che ha a disposizione. Spesso anche se mangiamo correttamente e nella giusta quantità alimenti ricchi di vitamine, aminoacidi, sali minerali, etc. il nostro corpo, troppo intossicato, ha difficoltà ad assorbirli ed utilizzarli nel migliore dei modi.
Quando lo stomaco è sovraccarico, possono apparire sintomi fastidiosi come indigestione, bruciore di stomaco, flatulenza, ma anche reflusso, gastrite e molto altro…inoltre con il passare del tempo tutti questi sintomi possono solo peggiorare.
Usare il digiuno terapeutico aiuta a far riposare lo stomaco per un determinato periodo di tempo (se svolto in maniera ricorrente) e questo aiuta a ristabilire la sua salute.
In questo modo per lui sarà più facile tornare a svolgere le sue normali funzioni senza il sovraccarico di lavoro costante.
Proprio per il potere disintossicante, il digiuno è un ottimo metodo per donare nuova energia all’organismo e quindi per rivitalizzarlo, magari non nel momento stesso in cui si sta praticando ma nei giorni a venire.
Nel digiuno il sistema immunitario si libera delle cellule inutili, non necessarie, ed è spinto a rimettere in azione le cellule staminali capaci di assicurare la rigenerazione.
Durante la pausa dal cibo, il nostro organismo produce una sostanza capace di spegnere l’infiammazione cronica e in futuro potrà essere utilizzato nel trattamento precoce di molte malattie a base infiammatoria.
Digiunare può rallentare i processi di invecchiamento che accorciano la vita e aiutare a prevenire malattie cardiovascolari, diabete, obesità e tumori e farlo in maniera periodica riduce i fattori di rischio cardiovascolare come trigliceridi, colesterolo, livelli di zucchero nel sangue e sovrappeso.
E’ anche un alleato naturale del cervello perché lo aiuta nella formazione di nuovi neuroni, un breve digiuno di 24 ore basta per aumentare lucidità e memoria.
Se è ben praticato aiuta a gestire lo stress, allontana il nervosismo e migliora l’umore.
Favorisce l’autofagia, cioè il processo di rimozione delle vecchie cellule sostituite dalle giovani, quindi ringiovanisce il nostro aspetto generale.
Nel suo durante il nostro corpo si nutre del grasso in eccesso e delle tossine che si annidano all’interno di esso, fra cui i cosiddetti agenti disturbanti, ovvero i microrganismi dannosi che ospitano nel nostro corpo. La pancia si sgonfia, il grasso viene bruciato più facilmente e la perdita di peso avviene in maniera naturale.
Questa pratica implica naturalmente smettere di mangiare per un determinato periodo di tempo e il periodo più adatto per praticarlo è l’autunno, dato che in questa stagione il corpo si rinnova con più facilità, soprattutto in previsione di un rafforzamento del sistema immunitario e dell’energia vitale. Non esistono regole, si è liberi di praticarlo secondo le proprie necessità e tenendo conto del proprio stato di salute; se si tratta di un digiuno di un solo giorno i rischi non sono molti (a patto che ci si idrati abbondantemente) ma comunque è sempre consigliabile un esame completo del sangue e il benestare di uno specialista sopratutto in caso di patologie perché non è consigliato a tutti.
In caso di gravidanza, allattamento, se si soffre di diabete o di altre patologie, se si è sottopeso, si ha una costituzione fragile, si sta affrontando un particolare allenamento o un periodo di particolare stress è assolutamente da evitare.
Si raccomanda di iniziare blandamente perché non deve risultare una tortura ed è utile la sera precedente ricorrere ad un clistere.
Nel suo durante si possono bere acqua (preferibilmente calda), tisane e anche centrifughe di frutta e verdura restando il più possibile rilassati e in un ambiente piacevole.
In alternanza, per non perdere tutti i suoi benefici, non si dovrebbe ricadete (se prima l’avete fatto) in un’alimentazione sregolata ma seguirne una sana.
Se supera le 24 ore e si è molto intossicati da cibi scorretti, fumo, alcool, etc. si possono avvertire stanchezza, nervosismo, giramenti di testa, pensieri negativi e insonnia che sono reazioni del tutto normali in un corpo che sta ripulendo se stesso.
E non dobbiamo dimenticare che mentre digiuniamo, espellendo tossine in forma di pensieri e sentimenti, purifichiamo anche la nostra mente e il nostro subconscio…
Alla base di una sana alimentazione ci deve essere questa decisione: scegliere un giorno e applicare la regola del digiuno. Una volta alla settimana, il giorno da voi scelto, non introdurrete cibo nell’ organismo, che ne avrà così totale beneficio.
Umberto Veronesi